LA PEDAGOGIA DEL BELLO

IL MANIFESTO

Introduzione

Il Manifesto della Pedagogia del Bello nasce nell’ambito dell’evento formativo residenziale dal titolo “La Pedagogia del Bello”, promosso e organizzato dall’associazione culturale “Centro Italiano per l’Apprendimento Permanente – CIAPE”, a Spoleto (Umbria), il 25 e 26 marzo 2024.

Alla sua quarta edizione, il format ha visto la partecipazione di 15 esperti provenienti da ogni regione d’Italia – formatori, educatori, pedagogisti, docenti, coordinatori e gestori di servizi di istruzione e formazione, filosofi, antropologi e “beauty hunters” – per un confronto orizzontale sul potenziale trasformativo dell’estetica e dei valori condivisi nell’educazione degli adulti, dei giovani e dell’infanzia.

Il Manifesto è stato elaborato sulla base di esperienze e studi multidisciplinari nei campi dell’educazione, della formazione, delle scienze umane. Esso nasce dalla consapevolezza che la pedagogia del bello possa essere un catalizzatore per l’apprendimento permanente, promuovendo l’inclusione sociale, la cittadinanza attiva e consapevole, la sostenibilità concepita in senso olistico.

I 9 Principi al cuore del Manifesto trovano formulazione in risposta alla necessità di rivalutare il rapporto tra educatori e discenti, spostando l’attenzione dalla mera trasmissione di conoscenze alla costruzione di relazioni significative ed empatiche. Essi sono destinati a guidare l’azione pedagogica in molteplici contesti – formali, non formali e informali, e si prestano ad essere adattati e integrati nei programmi educativi, nei progetti di sviluppo personale e professionale, nelle politiche educative volte a promuovere un apprendimento autentico e significativo per ciascun individuo.

La Pedagogia del Bello rappresenta la scienza delle connessioni. Una misconcezione è legata all’interpretazione del bello come canone estetico che è intriso di giudizio: se c’è quello che è bello esiste anche ciò che è brutto e questo è indissolubilmente intrecciato con i nostri filtri esperienziali e quindi squisitamente soggettivo. Noi cerchiamo di svelare quello che rimane celato all’occhio e alle menti disabituate a ragionare per connessioni, in coerenza con il paradigma cibernetico-sistemico-costruttivista.

Il Manifesto della Pedagogia del Bello è un invito aperto alla condivisione di una Visione, un documento vivo e dinamico, pronto ad accogliere la voce e la creatività di chiunque desideri abbracciarne i Principi e sia pronto a scommettere nelle sue molteplici evoluzioni.

Per scoprire come aderire al Manifesto e “contribuire con un verso”, scrivici: academy@ciape.it

Principi

Relazione

Sintonizzare corpo, cervello e mente

Esplorazione

Lasciarsi incuriosire dagli stimoli esterni

Unicità

Ricercare la propria originalità

Ascolto

Sentire l'originalità dell'altro nella relazione

Inclusione

Co-sentirsi parte di un processo

Cura

Tutelare e custodire il bello

Emozione

Sperimentare emozioni positive durante l'apprendimento

Equilibrio

Percepire l'armonia attraverso i sensi

Ambasciatori di bellezza

Promuovere verità e bellezza

Contribuisci a declinare il decimo Principio del Manifesto

Il “Pennello bianco” è il decimo (…ovvero l’”ennesimo”) Principio: uno spazio aperto che desideriamo esplorare e scrivere con il tuo contributo e quello di quanti, ispirati dalle sfumature descritte in questo documento, vogliano condividere la propria esperienza ed interpretazione della “Pedagogia del Bello”. Il "Pennello bianco" simboleggia, in questo contesto, l'opportunità di arricchire e rinnovare la visione pedagogica, accogliendo contributi multidisciplinari, sempre diversi e stimolanti. Il Manifesto della Pedagogia del Bello è dunque un invito aperto alla condivisione di una Visione, un documento vivo e dinamico, pronto ad accogliere la voce e la creatività di chiunque desideri abbracciarne i Principi e sia pronto a scommettere nelle sue molteplici evoluzioni. Per scoprire come aderire al Manifesto e “contribuire con un verso”, scrivici: academy@ciape.it