Alla sua quinta edizione, il residenziale formativo di CIAPE ha esplorato come il gioco e la bellezza possano stimolare l’apprendimento (continuo) e promuovere una cittadinanza attiva e consapevole.
A poche settimane dal lancio del Manifesto della Pedagogia del Bello, il Residenziale “ApprendiMenti in Gioco” si è concentrato sul quarto principio relativo all’esplorazione: “La forza nascosta che sollecita l’apprendimento è la gioia di esplorare, in grado di attivare il pensiero critico e il ragionamento. Questa capacità non è nient’altro che la curiosità. La curiosità potenzia quindi l’efficacia e la messa a terra di qualsiasi iniziativa educativa, e saperla accendere o indirizzare attraverso domande stimolo favorisce un’attitudine positiva al cambiamento.”
Protagonista è stato il gioco, come approccio esperienziale per sprigionare il potenziale apprenditivo e i talenti delle persone, con un focus sull’innovazione didattica.
La quinta edizione del rinomato residenziale formativo promosso da CIAPE ha proposto un programma ambizioso dal titolo “ApprendiMenti in Gioco – Innovare la didattica attraverso il playful learning“. La due-giorni è stata ospitata nel centro storico dell’Aquila, città baluardo di bellezza e resilienza, ed è stata riservata a 15 partecipanti provenienti da ogni regione d’Italia (formatori, educatori, pedagogisti, docenti, coordinatori e gestori di servizi di istruzione e formazione, filosofi, antropologi e “play hunters”). I partecipanti, selezionati in quanto espressione di buone prassi sul tema, sono stati protagonisti di talk in coerenza con il format TED, attività esperienziali, laboratori e momenti di decompressione pre e post evento.
L’evento non è stato un semplice percorso di apprendimento non formale. E’ stato un momento speciale che ha vissuto di molteplici istanti esperienziali, ideato per facilitare il networking e lo scambio di buone prassi tra le eccellenze della formazione continua – e non solo – al fine di creare anche nuove sinergie per lavorare insieme, concretamente, a possibili iniziative congiunte. La pedagogia del bello, e il gioco, si fondano sull’idea che l’estetica e i valori condivisi possano essere veicoli pervasivi per rinnovare l’apprendimento, promuovere l’inclusione sociale e sviluppare una cittadinanza attiva e consapevole nell’ambito dell’educazione degli adulti, dei giovani e dell’infanzia.
L’appuntamento del 24 e 25 luglio 2024 all’Aquila ha consentito di creare e condividere prassi virtuose, esperienze e strumenti in grado di educare al gioco quale moltiplicatore di senso nell’esistenza. Per far sbocciare talenti altrimenti sopiti, accendere la gioia di esplorare, e quindi attivare il pensiero critico e il ragionamento.